Brano: [...]teoriche oggi in discussione suH'argomento.
La guerriglia cinese
Dopo la guerra civile svoltasi in Russia e caratterizzata dal riversarsi della classe operaia nelle campagne, sia nelle file dell’Armata Rossa (v.) sia come bande partigiane, la prima grande esperienza di lotta partigiana è quella compiuta in Cina (v.) dal 1927 al 1949. Fin dall'inizio essa però assunse caratteristiche particolari.
Nel suo scritto La guerra rivoluzionaria, Mao Tsetung precisa che la guerra regolare svolge « il ruolo principale e la guerra partigiana quello ausiliare ». Tuttavia, in ragione del vasto territorio e di un conflitto sociale di lunga durata, la tattica e la strategia della lotta partigiana vennero studiate e sperimentate in Cina nello stesso ordine di
importanza di quello della « guerra regolare ». Preoccupazione costante del gruppo dirigente cinese è stata quella di analizzare le peculiarità della guerra rivoluzionaria e particolarmente della guerriglia che la accompagna, essendo impossibile « trasporre meccanicamente » le esperienze da un p[...]
[...]ciale di lunga durata, la tattica e la strategia della lotta partigiana vennero studiate e sperimentate in Cina nello stesso ordine di
importanza di quello della « guerra regolare ». Preoccupazione costante del gruppo dirigente cinese è stata quella di analizzare le peculiarità della guerra rivoluzionaria e particolarmente della guerriglia che la accompagna, essendo impossibile « trasporre meccanicamente » le esperienze da un paese all'altro. Mao Tsetung ha individuato quattro particolarità della guerra rivoluzionaria in Cina: a) paese semicoloniale che va sviluppandosi in modo ineguale e provoca laceranti contraddizioni all’interno dei gruppi dominanti cinesi, preparando così le condizioni oggettive di una lotta rivoluzionaria; b) presenza di un ne
mico militarmente forte, che richiede una lotta di lunga durata; c) debolezza dell’esercito rivoluzionario (l’Armata Rossa cinese), con basi territoriali estremamente ridotte, quindi con difficoltà di vettovagliamento, approvvigionamento ed equipaggiamento; d) direzione comunista della lotta e [...]
[...]oluzionario (l’Armata Rossa cinese), con basi territoriali estremamente ridotte, quindi con difficoltà di vettovagliamento, approvvigionamento ed equipaggiamento; d) direzione comunista della lotta e carattere « agrario » della rivoluzione cinese che offre una base di massa alla iniziativa rivoluzionaria, a condizione che si studino bene « le leggi della guerra rivoluzionaria in Cina ».
« La prima e la quarta di queste condizioni — ha scritto Mao Tsetung — danno all'Armata Rossa cinese la possibilità di vincere i suoi nemici; la seconda e la terza chiariscono gli ostacoli che l'Armata Rossa incontra per svilupparsi rapidamente, in altri termini determinano il carattere rallentato di questa guerra, la quale può anche condurre alla disfatta se non viene organizzata in modo giusto »,
È nel quadro di una strategia di lotta militare fondata su campagne e « controcampagne » (particolarità della guerra civile in Cina) che viene impostata tutta l'azione di guerriglia. La principale direttiva impartita fu quella della « elasticità » e dell’iniziati[...]
[...]ia. La principale direttiva impartita fu quella della « elasticità » e dell’iniziativa autonoma deH’azione, ma sempre con un preciso coordinamento con le operazioni regolari e con una visione globale della guerra.
Le caratteristiche tattiche della guerra partigiana cinese rimangono quelle generali accennate all’inizio nel definire il concetto di guerriglia, ma a causa delle particolari condizioni locali (terreno, ecc.) si ebbero al
WTB.
Mao Tsetung (a sinistra) e il generale ChuTeh, comandante del l'Armata Rossa cinese, passano in rivista una Brigata in partenza per la zona d'impiego (regione di Yenan, 1944)
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